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Fibre alimentari: sensibilità e compliance rettale

La sensibilità e la compliance rettale rivestono un ruolo di primaria importanza nella fisiologia della defecazione e della continenza fecale. Variazioni nei parametri di sensibilità rettale si riscontrano in condizioni patologiche quali la sindrome dell'intestino irritabile ed altri disordini anorettali e pelviperineali associati, quali prolasso, rettocele e neuropatia del pudendo. La fibra alimentare possiede effetti benefici importanti nel mantenimento dello stato di salute e rimane un componente fondamentale della terapia medica nutrizionale della stipsi. Lo psillio contribuisce ad un miglioramento dell'ecosistema intestinale coinvolto nella conservazione della mucosa e del suo spessore grazie all'aumento di volume fecale determinato dalla sua capacità di trattenere l'acqua, nonché alle sue proprietà probiotiche. La sua azione formante massa migliora la continenza. Migliorando la sensibilità alla distensione rettale in corso di terapia riabilitativa si ottimizza il controllo sfinterico.

Il riequilibrio dell'ecosistema intestinale

Psyllogel Megafermenti® (Nathura srl), è un associazione di cinque ceppi di fermenti lattici vivi probiotici ad alto dosaggio (24 miliardi per bustina) e di fibra prebiotica. I ceppi presenti, i più rappresentati nella normale microflora batterica del colon, favoriscono il riequilibrio intestinale garantendo una rapida ed efficace probiosi intestinale.

Lo psIllio, che costituisce la componente prebiotica del prodotto, attraverso un processo di fermentazione colica produce acidi grassi a catena corta ed in particolare butirrato, riducendo il pH del colon ed inibendo in tal modo la colonizzazione dei batteri patogeni per mezzo della creazione di un ecosistema sfavorevole alla loro proliferazione.

Le azioni meccanica e prebiotica delle fibre influenzano la barriera mucosa e a diversi livelli svolgono la loro azione protettiva e rigenerativa. Molto in tutto questo è dovuto alla capacità che la fibra possiede nel costituire legami con l'acqua e facilitare la prebiosi, cioè la capacità di stimolare specifiche famiglie di commensali (bifidobatteri in particolare) che, agendo all'interno e sulla parete, attraverso i prodotti enzimatici della fermentazione, facilitano la ripresa dell'ecosistema e impediscono l'azione irritativa sulla mucosa degli acidi biliari primari non deconiugati.

Inoltre, grazie agli zuccheri derivanti dallo psillio e fermentati dai bifidobatteri, si ottiene un effetto massa che facilita la peristalsi, il transito intestinale e da ultimo una regolare defecazione.

Nella sindrome da intestino irritabile (IBS) lo psillio è resistente ai processi di fermentazione e pertanto non provoca meteorismo rispetto agli altri tipi di fibre quali la crusca che in alcuni casi può aggravarne i sintomi.

L'assenza di glutine e lattosio rendono la sua assunzione ideale anche nei pazienti intolleranti o con celiachia.

Con l'assunzione dello psillio qualche ora prima dei pasti, accompagnato da una adeguata idratazione, grazie all'azione sinergica dei fermenti e della fibra si produce una stimolazione del sistema immunitario intestinale, un miglioramento della sua funzione di barriera, un ripristino della microflora e infine un effetto formante massa utile in varie situazioni: nella sindrome da intestino irritabile, a prevalenza diarroica o ritentiva, nella stipsi, specialmente da rallentato transito, nelle disbiosi intestinali dopo prolungati trattamenti antibiotici, nei pazienti con malattia diverticolare e nei disordini del tratto uro-genitale con cistiti ricorrenti.

Il segreto sta nella regolarità

Gli effetti delle fibre solubili ed insolubili come agenti formanti massa sul transito intestinale sono controversi. Una metanalisi su 70 studi controllati e randomizzati tra il 1966 ed il 2002 (Medline) ha riscontrato che i benefici terapeutici ottenuti con la somministrazione di fibre erano meno positivi per le fibre insolubili con peggioramento dell'outcome clinico, mentre quelle solubili e parzialmente solubili come lo psillio miglioravano la sintomatologia. La sua capacità di resistenza ai processi di fermentazione colica, di riequilibrio della flora batterica intestinale e le sue proprietà nella rigenerazione della barriera mucosa e nell'immunità intestinale contribuiscono al riequilibrio dell'ecosistema del grosso intestino migliorando la sintomatologia intestinale.

BIBLIOGRAFIA

  1. Interisano A. I disordini funzionali pelvi-perineali: validità dell'approccio terapeutico con dieta ad alto residuo di fibre e probiotici. Pelviperineologia 2004; 23: 109-114.
  2. Interisano A. Sensibilità e compliance rettale: effetti dell'assunzione di fibre alimentari. Pelviperineologia 2007; 26: 51-58.