La Perineologia vista dal paziente
A cura di VITTORIO L. PILONI
Centro diagnostico N Aliotta, Casa di Cura Villa Silvia, Senigallia (Ancona)
Chissà se la più parte dei perineologi si è mai
posta la questione di come venga percepita la loro
attività da parte dei pazienti. Se esiste un riscontro
o per lo meno una certa qual corrispondenza fra
l'entità degli sforzi e dell'impegno profuso, da una
parte, e il loro apprezzamento, dall'altra.
Di certo sarebbe istruttivo per gli addetti ai lavori
venire a sapere che in un'ampia maggioranza dei
casi, se vengono raccolte con pazienza le testimonianze
dirette dei pazienti, una grande soddisfazione
non si può proprio dire che esista.
È quello che capita spesso al sottoscritto nelle
occasioni in cui i pazienti giungono alla osservazione
per essere sottoposti ad una indagine di diagnostica
per immagini con lo scopo di individuare
la causa di una sequela indesiderata o di un vero e
proprio insuccesso, a seguito di una procedura riabilitativa
o chirurgica messa in opera qualche tempo
prima.
Più che un giudizio negativo delle condizioni
di accoglienza oppure della professionalità dello
specialista (talvolta anche questo viene riferito),
ciò che viene lamentato più frequentemente dal
paziente è il dato di una scarsa attenzione,una certa
difficoltà a farsi intendere, ad esprimere il proprio
disturbo ed il proprio disagio. Insomma, un problema
di ascolto.
Ne scaturisce l'immagine di un
professionista, stretto fra elenchi di prenotazioni,
ambulatori affollati, liste d'attesa da "abbattere",
problemi di budget, e macrolinee guida aziendali
da seguire, il più delle volte incapace (accusa il
paziente) o impossibilitato (si difende lui ) di prestare
orecchio in modo adeguato per soddisfare il
bisogno primario di chi sta male con il proprio pavimento
pelvico: in poche parole, essere ascoltato e
capito, insomma essere visto non tanto come una
malattia da classificare, bensì come una persona che
soffre.
È proprio per questo, per diminuire il "gap",
la distanza fra paziente e specialista che è nata
"la voce del paziente", una associazione ONLUS
(www.lavocedelpaziente.org) ideata e condotta da
pazienti e operatori sanitari con lo scopo di creare
un sodalizio o, meglio, una sorta di saldatura fra le
due categorie di persone.
Un vero e proprio sportello
con il quale il paziente, dotato di microfono
virtuale, ha la possibilità di comunicare direttamente
la propria testimonianza, metterla a disposizione
di quanti stiano provando la stessa esperienza
o altre ancora e soprattutto di contattare, a seconda
della problematica, lo specialista che gentilmente
ha accordato la propria disponibilità alla associazione
(vedi rubrica "a tu per tu con...") per fornire
spiegazioni e consigli.
E, ancora, il paziente che voglia aderire alla iniziativa
associandosi, potrà trovare la spiegazione
di alcuni suoi sintomi che maggiormente le creano
disagio consultando la rubrica "per saperne di più".
Grazie alla sensibilità di G. Dodi, editore della
rivista Italiana Pelviperineologia e internazione Pelviperineology,
da oggi in avanti è attivata questa
rubrica, attraverso la quale viene creato un link
diretto fra la popolazione comune e gli addetti ai
lavori, allo scopo di migliorare la reciproca comprensione.
Da una parte la rivista potrà inviare liberamente
gli argomenti degli articoli che compaiono
nell'inserto redatto in lingua italiana nel sito della
associazione.
Dall'altra, i pazienti potranno essere
messi al corrente dei progressi delle conoscenze
in campo perineologico tramite il calendario di
eventi culturali e manifestazioni scientifiche (rubrica
"news") alle quali eventualmente partecipare e
prendere ufficialmente la parola a nome e per conto
della associazione di cui fanno parte.
Un primo esempio di questa fortunata formula
risale a qualche anno or sono, in occasione del
congresso annuale del dr. Paolo Di Benedetto a
Cattolica sui problemi di riabilitazione delle disfunzioni
pelviperineali. Ciò potrà ripetersi in Settembre
2008, in occasione del convegno regionale SICCR
delle Marche che si svolgerà a Civitanova organizzato
da S. Mancini.
L'augurio è quello di creare le condizioni per un
più efficace incontro della domanda e dell'offerta in
perineologia.
Correspondenza:
VITTORIO L. PILONI
Centro diagnostico N Aliotta,
Casa di Cura Villa Silvia, Senigallia (Ancona)