Editoriale
di Giuseppe Dodi

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L'Evoluzione continua



Con il primo numero del 2007 il giornale si presenta con una formula editoriale inusuale. Il lettore noterà che da quest’anno la rivista in italiano è inserita in una pubblicazione internazionale in lingua inglese. Le conseguenze non mancano anche sul piano scientifico.

Il pavimento pelvico e’ una struttura straordinariamente complicata che lungi dall’essere solo un insieme di muscoli, fasce, nervi, vasi, visceri è un labirinto organico governato dal sistema nervoso, endocrino e, in misura ancora difficilmente quantificabile, dai nostri vissuti. L’idea della visione unitaria dei tre comparti di competenza urologica, ginecologica e colorettale dispone ora di un giornale sostenuto da specialisti di grande spessore internazionale.

Un piccolo gruppo per ora, tuttavia destinato ad allargarsi. Si è voluto che questa iniziativa si sviluppasse in quel nucleo dove la perineologia aveva visto il suo battesimo (vedi la Rivista Italiana di Colo-Proctologia del 1990, riprodotta a pag. 3), dove da un decennio si insiste per un linguaggio e una stadiazione comuni (vedi l’IPGH), dove si preme per una collaborazione multidisciplinare di fatto e non solo a parole e per la formazione interdisciplinare (vedi la SIPP), e dove infine si vuole educare, nel primario interesse dei pazienti, alla visione integrata del pavimento pelvico (vedi l’IPG e il Pelvic Floor Digest).

Pelvi-Perineologia si rinnova anche nel nome. È un cambiamento piccolo ma di significato non trascurabile: PELVIPERINEOLOGIA diventa una parola sola, per ribadire l’importanza dell’integrazione tra tutti gli organi del pavimento pelvico.

In un editoriale di alcuni anni fa si ammetteva che il tentativo del 1997 di internazionalizzare la rivista non aveva avuto il successo sperato a causa dell’impossibilità per un giornale scientifico italiano di reggersi ad un buon livello con il solo contributo nazionale. Come è avvenuto per Techniques in Coloproctology, la partecipazione degli stranieri sia al Board che alle pubblicazioni è determinante e conferma che la crisi della ricerca mantiene in Italia tutto il suo drammatico peso.

Continuare la pubblicazione anche in italiano è stato comunque giudicato opportuno per il gradimento dimostrato da molti colleghi nei confronti della rivista e per la possibilità che esperienze interessanti vengano presentate non necessariamente in lingua inglese ad un vasto pubblico medico (la tiratura di 4.000-5.000 copie non è poco per un giornale specialistico). Ultimo, ma non meno importante, le aziende interessate solo al mercato italiano dispongono così di un valido veicolo di informazioni cartaceo e in rete. L’inserto italiano è online (www.pelviperineologia.it), come a breve avverrà per la rivista internazionale.

Il giornale ha adottato la filosofia open access. Tutti i contenuti vengono resi immediatamente disponibili senza vincoli e preclusioni tramite il web. Per articoli con buoni argomenti questo approccio semplifica la diffusione e rende quasi obsoleta una logica basata esclusivamente sull’indicizzazione e sull’impact factor.

Pelviperineologia pubblica gratuitamente contributi scientifici originali in italiano su qualunque tema riguardante i tre settori del pavimento pelvico, nonché la traduzione di lavori particolarmente significativi apparsi nella versione internazionale.

Può succedere il contrario, e in questo numero infatti sono stati tradotti in inglese i lavori di Spinelli e di Ratto sulla neuromodulazione sacrale già pubblicati nel fascicolo 2 del 2006 e giudicati di grande interesse. Il giornale viene distribuito gratuitamente grazie al supporto delle inserzioni pubblicitarie, che comunque in nessun modo influenzano le scelte editoriali.

L’attuale Editorial Board di Pelviperineology è provvisoriamente limitato a pochi nomi. Anche il Comitato Editoriale di Pelviperineologia verrà a sua volta modificato in base agli interessi delle persone che vi partecipano. Il giornale è aperto a tutte le società scientifiche e a tutti i cultori della materia, ed è assolutamente a favore di una dialettica costruttiva.

Le critiche, che è bene vengano espresse con chiarezza, verranno immancabilmente pubblicate. I mugugni o le lamentele riferite col passaparola portano ad equivoci e si dice che non siano prova di nobili sentimenti. Certezze assolute ce ne sono poche nel nostro ambito, ed il confronto, specie quando vi siano delle proposte innovative, è assolutamente obbligatorio. La pelviperineologia da questo punto di vista è un agone formidabile.