Caso clinico
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Emorroidi di 2° grado: terapia conservativa

Enrico Lauro

Chirurgia Generale, Ospedale S.M. del Carmine di Rovereto (TN)

Commento: Caso di emorroidi di 2°grado a rapida risoluzione della sintomatologia con trattamento conservativo, caratterizzate da sanguinamento e dolore, quest’ultimo essendo caratteristico solo delle emorroidi complicate ossia in caso di trombosi o strozzamento del prolasso.

INTRODUZIONE

Scopo di questo lavoro è documentare l’evoluzione di un singolo caso di malattia emorroidaria sintomatica in trattamento con il multicomponente a base di Diosmina, Esperidina e Troxerutina in miscela micronizzata e LCarnitina all’interno di una serie di esperienze relative a circa 30 soggetti, osservati da altrettanti specialisti, affetti da patologia emorroidaria con condizioni sintomatologiche, fisiopatologiche e terapeutiche diverse, il cui comune denominatore è per tutti il trattamento con il multicomponente.

Nell’anamnesi e nell’esame obiettivo il sanguinamento e il dolore alla defecazione sono stati valutati mediante il sistema di classificazione e stadiazione della malattia emorroidaria di Dodi1 con score univoco da 0 a 27:
Score univoco
Il dolore anale basale all’esplorazione è stato classificato mediante una scala analogica visiva (VAS) da 0 a 10: 1..3=lieve; 4..7=moderato; 8..10= intenso.

CASO CLINICO

Anamnesi patologica remota
Paziente di 34 anni, femmina, con storia di stipsi cronica. Presenta sanguinamento emorroidario riferito come occasionale e lieve (0..27=3). Nei 6 mesi precedenti lo studio il dolore alla defecazione è riferito frequente e di intensità moderata (0..27=9). Ha eseguito colonscopia nel 2007 negativa per lesioni sanguinanti. Pregresso episodio di crisi emorroidaria acuta trattata conservativamente con corticosteroidi e antiinfiammatori topici, flebotropi e antiossidanti per os 3 mesi prima dell’arruolamento nello studio.

Anamnesi patologica prossima (T0)
Al momento dell’inizio del trattamento (T0) la paziente presenta un quadro di patologia emorroidaria di 2° grado con episodi di sanguinamento occasionali di entità lieve (0..27=3) in occasione della defecazione. Non è presente dolore basale (VAS=0) e alla defecazione il dolore è riferito come frequente e moderato (0..27=9). La tumefazione riferita è presente solo in occasione della defecazione.

Esame obiettivo (T0)
Ispezione anale: non ragadi, plesso emorroidario interno modicamente congesto e prolassante sotto ponzamento con tendenza alla riduzione spontanea a fine manovra.
Esplorazione ano-rettale: moderata dolorabilità (VAS 4), lieve ipertono anale (+1), ampolla vuota.
Anoscopia: emorroidi interne congeste (non edema), non fonti di sanguinamento attive. Non prolasso mucoso.
Diagnosi: emorroidi di 2° grado. Inizio del trattamento per os con diosmina, esperidina e troxerutina in miscela micronizzata e L-Carnitina, 3 bustine al giorno per 4 giorni e poi 2 bustine al giorno per altri 3 giorni.

Evoluzione
• T1 (controllo telefonico): dopo 7 gg di trattamento il sanguinamento è riferito assente (0..27=0), è presente dolore alla defecazione occasionale e lieve (0..27=3) e la tumefazione riferita è ridotta (R). Prosegue trattamento per os con diosmina, esperidina e troxerutina in miscela micronizzata e L-Carnitina, 1 bustina al giorno.
• T2 (controllo telefonico): a 3 settimane dall’inizio del trattamento la paziente nega episodi di sanguinamento (0..27=0), il dolore alla defecazione è assente (0..27=0) e la tumefazione riferita è ridotta (R) rispetto a T0. Prosegue trattamento per os con diosmina, esperidina e troxerutina in miscela micronizzata e L-Carnitina, 1 bustina al giorno.
• T3 (controllo ambulatoriale): 9° settimana di trattamento. Si rilevano all’esame obiettivo emorroidi di 2° grado senza prolasso mucoso all’anoscopia, il sanguinamento è assente (0..27=0). Non è presente dolore all’esplorazione (VAS 0) o alla defecazione (0..27=0). Non si rileva edema e la tumefazione riferita è ridotta (R). Tono sfinterico nella norma (0). Sospensione della terapia con diosmina, esperidina e troxerutina in miscela micronizzata e L-Carnitina.
• T4 (controllo ambulatoriale): emorrodi di 2° grado senza prolasso mucoso all’anoscopia. La paziente riferisce sanguinamento alla defecazione occasionale di entità lieve (0..27=3) e dolore alla defecazione riferito come occasionale di intensità lieve (0..27=3). Lieve dolore all’esplorazione (VAS 3). La tumefazione riferita è uguale a T0 (U). Lieve ipertono anale (+1).

DISCUSSIONE

La frazione flavonoica purificata micronizzata (MPFF) agisce migliorando la permeabilità dell’endotelio vasale attraverso l’inibizione di alcune vie della risposta infiammatoria e riducendo l’edema per aumento della pressione oncotica, diminuendo così la dispersione delle proteine attraverso l’endotelio e migliorando il drenaggio linfatico.2


La MPFF inibisce l’attivazione, l’adesione e la migrazione dei leucociti nell’endotelio vasale,3 questo gioca un ruolo fondamentale nell’evoluzione della patologia vascolare cronica4 ed è stato ipotizzato che questo fattore protettivo vasale abbia un ruolo determinante anche nel miglioramento dei sintomi correlati alla patologia emorroidaria.5

Inoltre è dimostrato che il processo di micronizzazione ne aumenta la biodisponibilità.6

In precedenti lavori è stato appurato che il sanguinamento anale da emorroidi interne non prolassanti (grado 1 e 2) risponde favorevolmente alla somministrazione di MPFF2,7 e che le recidive di sanguinamento emorroidario diminuiscono di un 18% in più nei pazienti trattati con MPFF rispetto a pazienti controllo trattati con solo placebo.8

La patologia emorroidaria sanguinante è di frequente riscontro nella pratica clinica e può presentarsi come unico segno di manifestazione della patologia emorroidaria associata o meno a prolasso mucoso, con o senza dolore basale o defecatorio. Porre indicazione a trattamento chirurgico può essere una conseguenza della frequenza e/o della intensità degli episodi di sanguinamento, anche in assenza di altre alterazioni anatomo-patologiche come l’edema, la trombosi o il prolasso emorroidario.

Il controllo del sanguinamento emorroidario si è riscontrato già dopo la prima settimana (T1) di terapia il multicomponente a base di Diosmina, Esperidina e Troxerutina in miscela micronizzata e L-Carnitina e si è protratto fino a 9 settimane dall’inizio del trattamento (T3), ricomparendo alla sospensione dell’assunzione del preparato.

A T1, dopo 7 giorni di trattamento, la tumefazione emorroidaria riferita si è ridotta in relazione all’effetto anti-edemigeno del preparato.

Nelle 9 settimane di trattamento (T0-T3) si è riscontrato una riduzione graduale fino alla scomparsa del dolore anale alla defecazione associata a diminuzione del tono basale sfinteriale rispetto a T0; l’effetto sul tono anale seppur non rilevato strumentalmente, potrebbe essere imputabile all’effetto anti-infiammatorio del preparato con secondaria diminuzione del dolore alla defecazione che interromperebbe così il circolo vizioso dolore anale = spasmo antalgico sfinteriale. ( Tabella 1 ).table

CONCLUSIONI

Quando il sanguinamento è il segno principale di presentazione della patologia emorroidaria, soprattutto in assenza di segni di anemizzazione grave, il trattamento conservativo può essere la scelta più facilmente accettata dal paziente e comunque dovrebbe rappresentare il primo step del percorso terapeutico prima ancora di interventi più invasivi, ambulatoriali o meno.

Il preparato a base didiosmina, esperidina e troxerutina in miscela micronizzata e L-Carnitina si è dimostrato in questo caso clinico un valido aiuto per il controllo del sanguinamento emorroidario grazie alla sua dimostrata azione protettrice sull’endotelio vasale.

La somministrazione orale di multicomponente a base di Diosmina, Esperidina e Troxerutina in miscela micronizzata e L-Carnitina ha giocato un ruolo positivo anche sul controllo della tumefazione riferita e nella diminuzione del dolore alla defecazione.

La riduzione del tono sfinteriale è ipotizzabile come effetto indiretto del prodotto e andrebbe obiettivato mediante misurazioni manometriche più precise.

I dati favorevoli riscontrati sono stati suffragati da un peggioramento del quadro clinico dopo sospensione della terapia orale (T4) con il multicomponente a base di Diosmina, Esperidina e Troxerutina in miscela micronizzata e L-Carnitina.

BIBLIOGRAFIA
  1. Dodi, Classificazione e stadiazione della malattia emorroidaria. It J Coloproct 2001; 20: 139-142
  2. Ho YH, Tan M, Seow-Choen F. Micronized purified flavonidic fraction compared favorably with rubber band ligation and fiber alone in the management of bleeding hemorrhoids: randomized controlled trial. Dis Colon Rectum 2000;43:66–9.
  3. Takase S, Pascarella L, Leroncl L, et al. Venous hypertension, inflammation and valve remodeling. Eur J Vasc Endovasc Surg. 2004;28:484-493.
  4. Aravind B, Davies AH. Role of inflammation in varicose vein aetiology. Phlebology 2004;19:55-56.
  5. Godeberge P. Role of the venous component in the development of hemorrhoidal disease: Pathophysiological insights and therapeutic implications. Medicographia 2004;26:178-181.
  6. Gamer RC, GarnerJV, Gregory S. Comparison of the absorption of micronized (Daflon 500 mg) and non micronized 14 C-diosmin tablets after oral administration to healthy volunteers by accelerator mass spectrometry and liquid scintillation counting. J Pharm Sci 2002;91:32-40.
  7. Dimitroulopoulos D, Tsamakidis K, Xinopoulos D et Al. Prospective, randomized, controlled, observer-blinded trial of combined infrared photocoagulation and micronized purified flavonoid fraction versus each alone for the treatment of hemorrhoidal disease. Clin Ther 2005; 27: 746-54.
  8. Godeberge P. Daflon 500 mg in the treatment of hemorrhoidal disease: A demonstrated efficacy in comparison with placebo. Angiology 1994;45: 574-578.


Dott. ENRICO LAURO
U.O. di Chirurgia Generale
Ospedale S.M. del Carmine di Rovereto (TN)
Email: enrico.lauro@ymail.com


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