Emorroidi complicate
Bruno Nipote
Endoscopia Digestiva Chirurgica P.O. “S. Giovanni di Lagonegro” Azienda Sanitaria, PotenzaCommento:un caso di emorroidi di 3° grado che diventano di 4° grado alla comparsa di due trombosi trattate con trattamento
conservativo e incisione e drenaggio dei trombi. Dopo 2-4 mesi persistono emorroidi rispettivamente di 3° e 2° grado,
il paziente essendo oligosintomatico. Ci si può chiedere se non valesse la pena di sottoporre il paziente ad un intervento
radicale alla comparsa della complicanza.
Da quanto emerge dalla letteratura l’associazione diosmina-
esperidina micronizzata risulta avere un controllo significativo
sulla sintomatologia algo-disfunzionale nella malattia
emorroidaria. Sono stati considerati gli effetti della terapia
con il multicomponente a base di diosima, esperidina e troxerutina
in miscela micronizzata e L-carnitina (DERC) nei
confronti della malattia emorroidaria; detto rilievo è stato
considerato sia in senso assoluto che in valutazione comparata
con altri flebotropici e/o altri trattamenti.
La valutazione
della risposta alla suddetta terapia ha riguardato la malattia
emorroidaria in tutte le sue forme e gravità (anche quando
complicata da sanguinamento e/o trombosi), e ha preso
in considerazione sia i quadri clinici suscettibili di una terapia
solo conservativa che quelli che hanno necessitato di una
terapia combinata (farmacologica e/o chirurgica).
Il caso clinico proposto è stato scelto in maniera random
e non in base alla significatività del campione tra quelli oggetto
della pratica clinica per documentare l’evoluzione clinica
dopo trattamento con l’integratore alimentare DERC
in una donna di anni 38, pluripara, senza comorbidità, giunta
alla nostra osservazione (T0) con un quadro di emorroidi
di III- IV grado, con trombosi di due dei gavoccioli prolassati.
Il trattamento cui viene sottoposta è: DERC, 1 bust x
3/die x 4 gg; incisione e drenaggio dei gavoccioli trombizzati
+ microzaffo, ancorato con punto, del gavocciolo maggiore
+ DERC 2 bust/die x 3 gg; DERC, 1 bust/die fino alla
IX settimana (T3)
Al controllo dopo 4 mesi residuano: Emorroidi di II
grado
Anamnesi patologica remota
Prolasso muco-emorroidario riducibile con digitazione
(II-III) già dopo la seconda gravidanza (2 parti naturali) 7
anni prima, non proctorragia, prurito.
Anamnesi patologica prossima (nei 6 mesi precedenti
l’osservazione):
peggioramento del prolasso con fuoriuscita
anche a prescindere dal ponzamento, la riduzione è più dolorosa,
(grado III), da 20 gg è impossibile (grado IV).
Proctorragia durante la defecazione, dolore VAS 5. Da 20
gg dolore VAS 7 frequente/moderato, da 3 gg dolore VAS
9, prurito VAS 7.
All’inizio del trattamento (T0) prolasso emorroidario
(grado IV) con congestione muco-emorroidaria circumferenziale
+ pseudo-ematocisti commessura anteriore + trombosi
di almeno due dei gavoccioli prolassati per oltre il 30
% della circonferenza. Il dolore basale (VAS 9) è
continuo/intenso alla defecazione 9/18.
L’anoscopia viene
effettuata in sedazione prima di procedere alla terapia chirurgica
di incisione e drenaggio dei trombi emorroidari in
anestesia loco-regionale. Dopo una settimana (T1) persiste
un prolasso emorroidario di III-IV grado. A 3 settimane
(T2) il prolasso emorroidario è ridotto a grado II-III con risoluzione dell’edema e scomparsa della trombosi.
All’anoscopia/rettoscopia le emorroidi persistono esternointerne
con quasi completa riepitelizzazione mucosa, il prolasso
mucoso alla valsalva è riducibile spontaneamente. A 9
settimane (T3) la malattia emorroidaria appare ancora di IIIII
grado per la persistenza di prolasso mucoso al ponzamento
con assenza di edema e trombosi.
L’esperienza di utilizzo del multicomponente a base di
diosmina, troxerutina ed esperidina in miscela micronizzata
e di L-carnitina è stata acquisita nel corso di 18 mesi circa
di utilizzo, nella pratica clinica. E’ stato considerato il ruolo
benefico di detto integratore nel confronto con gli altri
prodotti farmaceutici utilizzati comunemente, sia quando
l’impiego è stato in forma di unico presidio, sia quando è
stato somministrato in associazione ad altre terapie farmacologiche
sistemiche e/o loco-regionali, ovvero in associazione
a trattamenti chirurgici o para-chirurgici.
Il DERC ha dimostrato un’efficacia maggiore rispetto alle
altre opzioni terapeutiche nel controllo dei sintomi correlati
con la malattia emorroidaria.
In caso di malattia emorroidaria complicata da sanguinamento
emorroidario, la letteratura riporta risultati significativamente
più favorevoli del trattamento farmacologico con
diosmina-esperidina micronizzata, rispetto alla sola
InfraRed Photocoagulation. Così pure la sintomatologia algo-
disfunzionale post-chirurgica (emorroidectomia sec.
Milligan Morgan) -dolore, tenesmo, prurito e sanguinamento-
si riducono più velocemente e sensibilmente se alla terapia
antibiotico-antinfiammatoria si associa il flebotropo
diosmina-esperidina micronizzata. Ugualmente nella malattia
emorroidaria non complicata da prolasso ma determinante
sanguinamento, la terapia con diosmina-esperidina
micronizzata migliora comunque la risposta al controllo
della sintomatologia rispetto alla legatura elastica delle
emorroidi associata all’integrazione dietetica con fibre.
Nella nostra esperienza DERC si è dimostrato efficace
nel ridurre sensibilmente i sintomi correlati alla patologia
emorroidaria e la sua validità risulta dimostrata tanto più
nel suo impiego quale singolo prodotto, ed anche in fase di
acuzie, specie in tutte quelle situazioni in cui l’esperienza
avrebbe consigliato invece il ricorso a medicamenti loco-regionali
e/o sistemici del tipo cortisonici e/o antiedemigeni
e/o aggreganti –vedi in concomitanza con gli atti chirurgici
e/o para-chirurgici (prolassectomia, emorroidectomia, legatura,
iniezioni sclerosanti, incisioni).
( Tabella 1 ).
Dott. BRUNO NIPOTE
Endoscopia Digestiva Chirurgica
P.O.
S. Giovanni di Lagonegro, Potenza
Email: dottornipote@alice.it